giovedì 19 novembre 2009

E continuano a chiamarlo sport!

La notizia dell’anno, la notizia che non avremmo mai voluto sentire è che il calcio è morto! Il calcio è morto perché non è più uno sport. Il calcio non è più uno sport perché di esso non ha più neanche l’ultimo valore che gli era rimasto: la lealtà. Dopo avere visto la partita Francia Irlanda del Nord non ho più dubbi. L’arbitro non poteva non vedere e come lui anche il guardialinee ottimamente piazzato. Che vergogna! Che tristezza! Ma a chi importa della vergogna o della tristezza? Non importa proprio a nessuno perché il giuoco del calcio è nato con l’arbitro che decide e così deve rimanere. Giusto, ma quando nacque il calcio i calciatori camminavano! Per far rivedere sullo schermo gigante dello stadio il fallo di mano commesso da Henry sarebbero bastati 10 secondi e lo stadio avrebbe applaudito l’arbitro che rimetteva la partita sui canoni della regolarità. Ma va bene così! Tanto lo scopo del calcio è fare soldi! Li devono fare i Presidenti, li devono fare le società, li devono fare gli atleti e soprattutto li devono fare quelli che il calcio lo comandano. Ma se è diventato tutto un affare economico perché continuare a chiamarlo sport e non business. Quello sport che era un fenomeno sociale che coinvolgeva le masse, che ha dato la possibilità di riscatto sociale a quanti sapevano benissimo giocare a calcio pur nella sfortuna di nascere in contesti difficili, quello sport insegnato nelle scuole in cui gli educatori sportivi parlano di lealtà, di correttezza, di serietà, di onestà, ieri è stato umiliato e mortificato e con esso sono state irrimediabilmente sconfitte anche tutte queste persone. Tutti, grandi e piccoli, appassionati e sostenitori, praticanti e curiosi in ogni parte del mondo, hanno visto cos’è il calcio: slealtà, disonestà, scorrettezza, immoralità. E l’irregolarità di questo sport continuerà a protrarsi fino alla conclusione dei mondiali, perché lì in Sud Africa non doveva esserci la francia ma l’Irlanda del Nord. A meno che l’onestà del campo non avrebbe detto diversamente. Troppi interessi per non essere in Sud Africa?