sabato 18 febbraio 2012

Essere interisti per soffrire d'INTERite!

Quando nasci e cresci interista hai vissuto ogni realtà, ogni stagione, ogni stato d’animo, della squadra meneghina. Stagioni in cui i più forti, anche se così sono stati, non sempre hanno vinto con l’onore del campo. Poi ad un tratto, come se si fosse rotto un incantesimo avverso, ogni cosa ritorna al suo posto, ogni cosa ricomincia a splendere di luce propria. Sarà perché i ladroni che gestivano il calcio sono stati messi in castigo, sarà perché il Presidente si è occupato solo di pagare, sarà perché finalmente la gestione tecnica è stata affidata a persona competente e quindi più forti uguale vincitori.
Ora, da quando chi è andato via con il consenso di chi paga, è ricominciata la ballata della vecchia Inter.
Una squadra demotivata? Stanca? Appagata? Potrebbe essere uno o tutto questo ma soprattutto, secondo me, una Società impreparata e poco competente. Hanno preso Benitez e non è andato bene, poi hanno preso Leonardo, meglio non commentare per fortuna è andato via. Poi hanno preso Gasperini ancora peggio. E ora Ranieri……!
L’Inter è ritornata! È ritornata ai tempi in cui acquistava Merlo, Pavone, Pancev; ai tempi in cui si cambiavano due allenatori l’anno e magari si prendeva Tardelli per perdere il Derby 6 a 0. Che fare? Nulla sperare che l’Inter parta di nuovo!
Che dire, l’unica cosa seria che si può dire è: rassegniamoci perché l’Inter la rivedremo tra 15 anni. Quando il Presidente sarà andato via, quando Zanetti sarà una stella del calcio parlato, quando Cambiasso sarà in Argentina e i responsabili tecnici non venderanno Eto’o per acquistare Zarate o peggio ancora Forlan. Quando nel mercato di riparazione non si prenderanno le seconde scelte come in estate, perché in campo ci vanno i calciatori e per essere degli ottimi calciatori bisogna avere solo due doti indispensabili: sapere trattar bene il pallone ed essere intelligenti.