C’era una volta una bellissima villa comunale sorta negli anni ’50, per volere dell’allora Sindaco Domenico Albanese, Medico e Senatore della Repubblica, che la realizzò dando corso alla bonifica di un terreno in cui sorgeva un letamaio che si estendeva per circa 2000 mq. La villa nella cui parte superiore, ove sorge l’ingresso principale, si notano i viali lastricati in porfido che dividono in quadroni le aree di terreno in cui fiorivano nella loro diversità e gioiosità di colori petunie, gerani, rose tra cui la quella imperiale, bocche di leone, margherite, ciclamini e altro, viali che erano circoscritti in ogni lato dalla folta siepe che donava alla villa un’armonia di stile unica a costituire l’elemento fondamentale del giardino all’italiana. Altro elemento fondamentale della nostra villa è la presenza di diverse specie arboree come pini, abeti, palme, salici, tigli e oleandri. La parte inferiore della villa, invece, si caratterizza per la bellissima scalinata in cotto e porfido in cui ai suoi lati si evidenziano i terrazzamenti dove continuano a riprodursi le specie arboree e floreali già descritte. Caratteristica particolare di questa villa è la presenza di un’area circolare di circa 60 mq utile a divenire sede naturale di una zona di ristoro immersa nei colori della vegetazione della villa. Nel corso di tutti questi anni ogni amministrazione comunale che si è succeduta, tranne l’attuale, si è sempre adoperata per continuare a dare la giusta sistemazione alle ville e ai parchi. Forse perché gli amministratori hanno avuto una particolare attenzione a mantenere inalterati gli standard dei giardini della loro città. Una villa simile sorge a Bompietro nella centralissima piazza delle Rimembrane che pur di dimensioni ridotte ha visto in questi ultimissimi giorni l’intervento nefasto di questa amministrazione che ha incaricato (?) personale specialistico (?) per sfoltire la vegetazione presente in modo da renderne inevitabilmente mortale il loro intervento. Così gli abeti, i pini e i tigli sono stati potati come fossero alberi da frutto. Mai decisione più sciagurata fù presa da un’amministrazione di potatori di pere che hanno deciso di tagliare le cime delle conifere come fossero alberi da frutto come pesche, mele, olive che sì vengono mantenuti ad un'altezza tale da renderne più agevole il raccolto. Leggere queste cose delle nostre ville è incredibile ma mentre oggi non abbiamo le foto che del passato descritto possiamo invece far vedere l’odierna realtà come dalle foto in testa pubblicate.
pondero nel meriggio... elsa
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pondero nel meriggio...
non ero favorevole all'acquisto dei Caccia Bombardieri, mi esprimo senza
dubbio alcuno. La crisi che ci sta devastando anche i sent...
11 anni fa