domenica 6 gennaio 2008

LA CHIAREZZA FA SEMPRE BENE!

Lo scorso mese di dicembre si sono sentite e lette dell’attuale Amministrazione Alleri tante più notizie che in tutti i tre anni precedenti. Notizie ufficialmente diffuse sia da consiglieri di maggioranza ed ex che da consiglieri di minoranza oltre che dalla stessa Amministrazione comunale. Ma da chi ha letto quei documenti (tutti riportati in questo blog eccezion fatta per quello dell’Amministrazione che è irreperibile) proviene la stessa voce: non si capisce niente! L’Amministrazione non fa niente per Bompietro! Litigano per propri interessi! Che schifo! Ecc. ecc.. Sono queste le comuni affermazioni che si sentono per le desolate e spopolate piazze e vie di Bompietro. Eppure i sintomi del malanno che stava per abbattersi su Bompietro erano già ben chiari sin dal momento dell’individuazione del candidato a Sindaco. Francesco Alleri? Non è la persona adatta! Sentenziava il Prof. Luciano Di Gangi. Nessuno meglio di me può essere il Sindaco di Bompietro affermava sempre lo stesso Di Gangi. Su altre voci taccio per rispetto alla memoria. Altre proposte portavano coralmente verso il Dott. Liborio Ferrara come degno rappresentante di una Bompietro che mirava a crescere e a far crescere le realtà locali. Ma alla fine l’Alleri diventava Sindaco. Il Prof. Di Gangi, indicato come Assessore comunale, veniva eletto Presidente del Consiglio comunale e il Sig. La Tona Rosario, designato presidente del Consiglio comunale, prendeva il posto del Prof. Di Gangi e veniva nominato assessore! Che trasparenza! Che coerenza! Ma andando avanti, seppur con una minoranza non sempre decisa come avrebbe dovuto e potuto essere, i dissapori interni alla maggioranza crescevano. I primi malcontenti si evidenziano quando il Sindaco ha proceduto alla nomina del dirigente generale e del segretario comunale, crescono quando si tratta di nominare il dirigente dell’ufficio di ragioneria, aumentano a dismisura quando si tratta di nominare il capo dell’ufficio tecnico, per la mobilità del titolare e poi ancora per la mobilità di altro personale. Ma perché tutti gli impiegati vogliono andare via da Bompietro? Poi c’è il caso dell’incarico e raletivo concorso poi ritirato, di assistente sociale del segretario del consiglio regionale dell’Ordine degli assistenti sociali - Sicilia (http://www.croas-sicilia.it/). Tutti questi malesseri, tanto per citarne alcuni, l’inascoltata voce della maggioranza del Consiglio comunale e della sua massima espressione che chiedevano più oculatezza nella gestione del denaro pubblico, hanno portato alla fuoriuscita di tre consiglieri (Di Gangi Luciano - Presidente del Consiglio comunale - D'Anna Piercalogero e Richiusa Luciano) dalla maggioranza e la conseguente costituzione di un nuovo gruppo consiliare indipendente dalla maggioranza. Se la politica non è il massimo della chiarezza questo ne è l’esempio lampante! A sentir poi le motivazioni esposte dal Presidente e capogruppo del neo gruppo consiliare Pro-Bompietro nella seduta appositamente convocata per giustificare tale azione ho avuto l’impressione di ascoltare qualcuno che non è mai stato presente nella vita politica del “suo” gruppo! Non è stato presente quando si è trattato di programmare, né quando si è trattato di gestire, né quando il Consiglio comunale proponeva e deliberava. E per verificare se la mia riflessione fosse solo frutto di una mia infelice comprensione ho confrontato la mia con le altre tesi dei presenti alla Casa del Popolo di Locati. Ebbene, ho avuto il conforto che la mia riflessione era stata anche la loro. Allora la politica a volte è anche chiara! Ma per tornare alla “chiarezza fa sempre bene” non posso evidenziare com'è mutevole la capacità di ciascuno di noi di dire o fare le cose in modo diverso a seconda del ruolo che si occupa; e a tal proposito mi ritorna in mente l’articolo del Corriere della sera del 25/02/2002 a firma del Dott. Gian Antonio Stella, che trovandosi a passare per le sperdute, desolate e mal odoranti strade di un borgo fatiscente di cui non conosceva nè il nome nè chi l'abitasse all'improvviso s’imbattè in alcuni cittadini che lo ragguagliarono argutamente sulle condizioni di Bompietro al punto che ebbe seriamente a riflettere sull’utilizzazione del denaro pubblico gestito da quella Amministrazione comunale che nulla aveva mai fatto per Bompietro se non sprecare soldi pubblici. In effetti è vero quello che ha detto l’attento cronista del corriere della sera che per puro caso si trovò a passare per Bompietro e sempre per puro caso ebbe l’occasione e il modo di conoscere non solo il Professore Di Gangi, all’epoca consigliere comunale di opposizione. Come ora! Ma un particolare sfuggì all’omo, un piccolissimo particolare, quell’Amministrazione comunale ha approvato il piano regolatore generale e i relativi piani particolareggiati strumento indispensabile per dare un assetto urbanistico e di sviluppo al territorio, ha dato incarichi per la realizzazione di immobili, strade, fognature, illuminazione pubblica, ha appaltato e realizzato in tempi brevissimi la rete civica del gas metano, ha supportato le esigenze delle realtà imprenditoriali locali, ha creato nuovi posti di lavoro se gli L.S.U. oggi sono diventati impiegati del comune e nell’A.T.O. 6 PA rifiuti, ha affidato lavori a tutti gli imprenditori, ha portato il servizi socio-assistenziali direttamente nelle case dei cittadini bisognosi, ha dato dignità all’anziano favorendo ogni attività lavorativo-socio-culturale che lo facesse sentire perfettamente integrato e utile alla società bompietrina, ha garantito il turismo anche con l’organizzazione attività ricreative e culturali e non solo in estate ma anche a Natale, a carnevale, con la sagra della primavera e dell’autunno, ha dato visibilità alle attività della pro-loco e ha rivalutato le feste a carattere religioso, ha incaricato architetti di progettare, come in umbria o in lombardia, un adeguato arredo urbano come Bompietro merita, ha incaricato geometri, ingegneri, architetti, imprese e associazioni di Bompietro di occuparsi di Bompietro e per il bene di Bompietro, ha fatto sì che gli studenti potessero raggiungere, frequentare e vivere ogni scuola con adeguati servizi. Qualcosa la dimentico ma quella Amministrazione è stata sempre al servizio dei bompietrini e per il benessere di Bompietro. Ma queste sono le mie parole. Le parole di chi ha contribuito in prima persona a raggiungere tali obiettivi che mai nessuna amministrazione ha tutt'ora raggiunto a Bompietro. Ma quanto accaduto nel corso degli anni novanta e l'inizio del secondo millennio sembra sia avvenuto in un’altra epoca. E oggi siamo ritornati ai (ne)fasti della politica degli anni ’80, a quella politica che non piaceva a nessuno e, il caso vuole, che tanti di quei sciagurati protagonisti dell’epoca lo siano ancora oggi. E’ per questo motivo, che c’è bisogno che Bompietro ritorni a essere protagonista per sé stessa nella vita sociale, culturale, amministrativa e politica, e per far questo c’è bisogno di tutti. Di tutti coloro che abbiano un solo sano principio: mettere al servizio di Bompietro la loro esperienza, la loro cultura, la loro sapienza e la loro volontà. Lo facciano con lo scopo di ridare lustro e serenità a una realtà socioeconomica disastrata, per ridare dignità al lacerato tessuto sociale distrutto da maldicenze e invidie che appartengono al privato e trovano sfogo nel pubblico per mero piacere e per questo non hanno risparmiato neanche chi continua a curare le anime e i loro figli con serietà e spirito di sacrificio così come gli viene chiesto dalla vocazione divina. Questa amministrazione, cari amici che la cosa pubblica dite di averla a cuore, non ha fatto niente né per Bompietro né per i bompietrini. Non è stata in grado di ricucire il tessuto sociale, di assistere quanti hanno bisogno, di organizzare il presente, di programmare un futuro nè di dare una speranza a quanti hanno investito nel vivere a Bompietro. E’ l’ora che il popolo trovi il coraggio di gridare basta. E’ l’ora che ciascuno di noi faccia la sua parte per voler bene a Bompietro.

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