lunedì 17 dicembre 2012

Ministro Profumo le belle parole non bastano più!




Oggi telefono a mia nipote per avere notizie del concorso e la trovo triste, avvilita e adirata. Le chiedo cos’è accaduto? E mi risponde: cos’è accaduto? È accaduto che, in barba ad ogni norma costituzionale, ci sono state disposizioni che non consentivano a tutti coloro i quali hanno il titolo richiesto di potere partecipare al concorso a cattedra. Infatti per partecipare alla selezione per la scuola dell'infanzia o primaria occorreva avere conseguito il diploma entro l’anno 2001-2002. Mentre, per la scuola media e superiore occorreva avere conseguito la laurea quinquennale entro l’anno 2002-2003.
Tutti i diplomati e i laureati nel decennio successivo siamo stati esclusi dal concorso e in parecchi ci siamo rivolti ai giudici amministrativi che ci hanno dato ragione con una "sospensiva" dandoci la possibilità di poter fare il concorso.
Oggi apprendo, dal giornale La Repubblica, che gli esclusi, purché in possesso dell'ordinanza cautelare emanata dai giudici, ci dovevamo presentare presso il liceo scientifico D'Alessandro di Bagheria per sostenere la prova secondo il calendario pubblicato sul sito www.usr.sicilia.it.
Finalmente giustizia è fatta! Ma mi rimane un dubbio, spero di sbagliarmi!
Mi presento per sostenere la prova pre-selettiva e inizio a rispondere alle domande quando all’improvviso tutto appare scritto in tedesco, ma io ho scelto come lingua straniera il francese! Ma che succede? Cerco aiuto nei componenti la commissione ma mi dicono che non si può far nulla. Tutto dipende dal programma! E così non sono più potuta andare avanti! Così si esaurisce il tempo a mia disposizione e il programma mi dice che ho risposto correttamente a 29 quesiti. Quindi: Fregata! Ora quel dubbio si ripresenta più forte di prima e penso è stato un caso? Viva l’Italia e la Costituzione!

mercoledì 5 dicembre 2012

In nome del Popolo italiano il Presidente della Repubblica



Il Presidente della Repubblica Italiana non può essere intercettato e, se per caso dovesse capitare di esserlo, le intercettazioni devono essere distrutte a prescindere dal contenuto delle stesse.
Quindi anche se dalle intercettazioni dovesse emergere che il Presidente della Repubblica stia preparando un colpo di stato o che avesse contatti con gruppi estremisti o relazioni con esponenti delle mafie o si appresti a interferire in azioni che, pur spettando ad altri Organi indipendenti dello Stato, mirano a indagare su questi presunti reati le intercettazioni non debbono essere usate e devono essere distrutte.
Io non sono né giurista né politico, e non sono magistrato, giudice o economista e da semplice cittadino penso, in nome di cosa lo Stato combatte le mafie e i gruppi sovversivi che attentano alla sovranità dello Stato se non in nome della democrazia?
Ma cos’è la democrazia? La democrazia è la concezione politica fondata sui principi della sovranità popolare, dell'uguaglianza giuridica dei cittadini, dell'attribuzione di diritti e doveri sanciti dalla costituzione, della separazione e indipendenza dei poteri dello Stato.
Già separazione e indipendenza dei Poteri dello Stato!
Credo che la separazione dei poteri è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto e consiste nell'individuazione di tre funzioni pubbliche: legislazione, amministrazione e giurisdizione e nell'attribuzione delle stesse a tre distinti poteri dello stato, intesi come organi o complessi di organi dello Stato indipendenti dagli altri poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo e il potere giudiziario. La nostra è una Repubblica a democrazia indiretta, perchè il potere è esercitato da rappresentanti eletti dal popolo, ed ogni loro azione deve essere ricondotta alla Carta Costituzionale, alle Leggi, ai Principi, alla Moralità, alla Correttezza, alla Rettitudine: al Popolo d’Italia!
Il Presidente non è responsabile per gli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione, per cui può essere messo sotto accusa dal Parlamento. L'assenza di responsabilità, principio che discende dall'irresponsabilità reggia nata con le monarchie costituzionali, gli consente di poter adempiere alle sue funzioni di garante delle istituzioni stando al di sopra delle parti. Quindi non svolge alcuna funzione attiva nella determinazione e nell'attuazione dell'indirizzo politico ma vigila sul funzionamento del meccanismo costituzionale ed interviene nel momento in cui le regole che lo disciplinano non vengono osservate, al fine di assicurare il rispetto, formale e sostanziale, della Carta Costituzionale ed il mantenimento di un corretto equilibrio fra gli organi cui spetta la direzione politica del paese.
Ora io mi chiedo ma le mafie attentano alla Sovranità dello Stato, all’uguaglianza dei cittadini e alla Democrazia? Coloro che sono tenuti a vigilare affinché l’attentato non si compia hanno il dovere di indagare e di intervenire? Il Popolo d’Italia ha il dovere di denunciare? La mia risposta a tutti questi quesiti e SI, e credo che in nome di alchimie di principi di diritto tutto ciò diventa secondario e a pagare siano sempre e solo quanti non si possono più difendere: i morti!