mercoledì 5 dicembre 2012

In nome del Popolo italiano il Presidente della Repubblica



Il Presidente della Repubblica Italiana non può essere intercettato e, se per caso dovesse capitare di esserlo, le intercettazioni devono essere distrutte a prescindere dal contenuto delle stesse.
Quindi anche se dalle intercettazioni dovesse emergere che il Presidente della Repubblica stia preparando un colpo di stato o che avesse contatti con gruppi estremisti o relazioni con esponenti delle mafie o si appresti a interferire in azioni che, pur spettando ad altri Organi indipendenti dello Stato, mirano a indagare su questi presunti reati le intercettazioni non debbono essere usate e devono essere distrutte.
Io non sono né giurista né politico, e non sono magistrato, giudice o economista e da semplice cittadino penso, in nome di cosa lo Stato combatte le mafie e i gruppi sovversivi che attentano alla sovranità dello Stato se non in nome della democrazia?
Ma cos’è la democrazia? La democrazia è la concezione politica fondata sui principi della sovranità popolare, dell'uguaglianza giuridica dei cittadini, dell'attribuzione di diritti e doveri sanciti dalla costituzione, della separazione e indipendenza dei poteri dello Stato.
Già separazione e indipendenza dei Poteri dello Stato!
Credo che la separazione dei poteri è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto e consiste nell'individuazione di tre funzioni pubbliche: legislazione, amministrazione e giurisdizione e nell'attribuzione delle stesse a tre distinti poteri dello stato, intesi come organi o complessi di organi dello Stato indipendenti dagli altri poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo e il potere giudiziario. La nostra è una Repubblica a democrazia indiretta, perchè il potere è esercitato da rappresentanti eletti dal popolo, ed ogni loro azione deve essere ricondotta alla Carta Costituzionale, alle Leggi, ai Principi, alla Moralità, alla Correttezza, alla Rettitudine: al Popolo d’Italia!
Il Presidente non è responsabile per gli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione, per cui può essere messo sotto accusa dal Parlamento. L'assenza di responsabilità, principio che discende dall'irresponsabilità reggia nata con le monarchie costituzionali, gli consente di poter adempiere alle sue funzioni di garante delle istituzioni stando al di sopra delle parti. Quindi non svolge alcuna funzione attiva nella determinazione e nell'attuazione dell'indirizzo politico ma vigila sul funzionamento del meccanismo costituzionale ed interviene nel momento in cui le regole che lo disciplinano non vengono osservate, al fine di assicurare il rispetto, formale e sostanziale, della Carta Costituzionale ed il mantenimento di un corretto equilibrio fra gli organi cui spetta la direzione politica del paese.
Ora io mi chiedo ma le mafie attentano alla Sovranità dello Stato, all’uguaglianza dei cittadini e alla Democrazia? Coloro che sono tenuti a vigilare affinché l’attentato non si compia hanno il dovere di indagare e di intervenire? Il Popolo d’Italia ha il dovere di denunciare? La mia risposta a tutti questi quesiti e SI, e credo che in nome di alchimie di principi di diritto tutto ciò diventa secondario e a pagare siano sempre e solo quanti non si possono più difendere: i morti!

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