sabato 5 luglio 2008

I RIFIUTI PERICOLOSI ANCHE A CASA NOSTRA?

Dal quotidiano la Repubblica del 22 GIUGNO 2002 nella cronaca della Provincia di Palermo a pagina VI a firma c.i. leggiamo:
MADONIE, rifiuti pericolosi in una cava dell'area protetta.
Aveva trasformato una cava per inerti, destinati al settore edile, in un centro di
stoccaggio per rifiuti pericolosi, conservati in barili e su una piattaforma di
115 metri quadrati, all'interno del parco delle madonie. A scoprirlo sono stati
i Carabinieri della compagnia di Petralia Sottana che hanno denunciato per
inquinamento ambientale A.S., di 66 anni, residente ad Alimena, titolare del
sito di contrada "Garrasia-Cannatello". All'interno della cava, aperta negli
anni '90 per l'estrazione e la lavorazione di sabbia e pietrisco, i militari
hanno trovato diversi fusti di metallo, contenenti olii minerali esausti,
considerati rifiuti molto pericolosi, in assenza delle dovute autorizzazioni.
Dall'inizio di quest'anno ad oggi, sono già otto le discariche abusive
scoperte dai militari coordinati dal comandante Gianluca Cucinella, dieci le
persone denunciate. I siti inquinanti scovati dai carabinieri di Petralia sono:
un'area di circa 120 metri quadrati, in contrada San Filippo, nel Comune di
Bompietro; stessa estensione per una seconda discarica scoperta a Blufi; di 250
metri quadrati, un deposito abusivo a Polizzi Generosa e ancora a Bompietro, in
contrada Sagneferi, rifiuti per 200 metri quadrati e in località Serre-Calandra,
dove i militari hanno sequestrato un'ex pista di motocross di circa 30 mila
metri quadrati, adibita a discarica. Nello stesso comune, ma in contrada Balza
Areddula altri 200 metri quadrati erano stati trasformati in deposito per
rifiuti.

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