martedì 5 agosto 2008

Lo dicono Gasparri e Meloni: Beppe Grillo ha ragione!

Lo dicono Gasparri e Meloni: Beppe Grillo ha ragione!
Qualche giorno fa sul tema della libertà degli atleti di manifestare il loro dissenso l’On.le Gasparri aveva detto: “Il Coni farebbe meglio a combattere il doping anziché la libertà”. La replica del presidente Petrucci era stata immediata: “Noi ci stiamo preoccupando del doping e non neghiamo nulla agli atleti. Sui diritti umani non abbiamo messo nessun bavaglio, non è assolutamente vero”. All'arrivo a Pechino, lo stesso Petrucci aveva ribadito la posizione del Coni sul tema dei diritti umani, rispondendo così alle accuse del presidente dei Senatori del Pdl, Maurizio Gasparri “Ci sono delle regole del CIO da rispettare, bisogna essere, sereni, realisti ed equilibrati. Non abbiamo messo nessun bavaglio, non è vero. Basta parlare con gli atleti”.
Ora, dopo Il gesto dell'atleta tedesca Imke Duplitzer, che ha annunciato di non prendere parte alla cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Pechino per protesta contro il mancato rispetto dei diritti umani in Cina il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri ha dichiarato: “sia da stimolo per tutti gli atleti, compresi quelli italiani”.
Ovviamente l'invito a disertare la cerimonia inaugurale dell'Olimpiade di Pechino rivolto da Gasparri non ha mancato di suscitare polemiche e se si aggiunge che tale invito è stato raccolto e rilanciato dal Ministro della Gioventù Meloni Giorgia, la quale ha detto: “dagli atleti azzurri serve un gesto forte ed in questo senso anche disertare l'inaugurazione sarebbe un segnale importante”.
Ovviamente in seno al governo non sono d’accordo il senatore Bossi Umberto e il presidente della camera dei deputati Fini Gianfranco i quali dicono: “se gli azzurri sono andati fin là, evidentemente vogliono sfilare. Mi sembra un pò ipocrita che uno vada là, per poi manifestare dissenso” , per il senatur e: “non abbiamo necessità di inviti particolari perché sanno perfettamente qual è il dovere morale cui adempiono nel momento in cui gareggiano” per il presidente.
Sibillina la dichiarazione del leader del partito democratico Veltroni Walter: “non spetta ai politici dire cosa fare agli atleti”
Puntuale la chiusura delle polemiche con la posizione assunta dal ministro per gli affari esteri Frattini Gianfranco: ”Gli atleti italiani sfileranno regolarmente alla cerimonia di apertura dei giochi e la bandiera italiana sarà regolarmente presente sulla pista dello stadio di Pechino. Quanto alle posizioni diverse espresse da esponenti della maggioranza e persino da membri del governo, il ministro spiega “Rispetto le opinioni di tutti, non c'è niente di più autonomo e libero dello sport, quindi non mi stupisco che ci siano posizioni diverse anche all'interno dell'esecutivo” e ancora “le olimpiadi sono una grande festa dello sport che nessuno può, vuole e deve politicizzare. Non vuole farlo il governo che rispetta le regole del CIO che stabilisce che cosa debbono o non debbono fare gli atleti”
Secondo fonti di stampa, il corriere della sera, sarebbe stato lo stesso Presidente Berlusconi Silvio a chiamare Frattini per chiedergli di spiegare alla stampa la versione di palazzo Chigi, ovvero che “il tema dei diritti umani si affronta ogni giorno e non nelle tre settimane dell'Olimpiade”.
Il CIO risponde, attraverso la sua portavoce Emmanuelle Moreau, all'appello del presidente dei senatori del Pdl Gasparri e del ministro Meloni a non partecipare alla sfilata di apertura, contro gli inviti agli atleti azzurri: “Deploriamo ogni invito rivolto agli atleti affinché non prendano parte all'inaugurazione dei Giochi olimpici”.
Dura la replica a Gasparri e al ministro Meloni anche da parte di Russo Clemente, peso massimo campione del mondo di pugilato: “Certi politici anche se sono vicini alle mie idee, sono incompetenti: non capiscono certe cose al di fuori del loro mondo. Non vedo perché disertare la cerimonia di apertura, allora tanto valeva boicottare i Giochi. E poi al ministro Meloni chiedo, ma lei diserterebbe l'occasione della vita?”. No all'invito di Gasparri anche da parte del pallavolista Vermiglio Valerio: “Per un atleta vivere l'apertura dei Giochi è la cosa più bella della vita. Esserci è tutto, non esserci sarebbe come per un credente rinnegare la propria fede o per un marito fedele, arrivare a tradire la moglie”.
Una cosa è certa nello sport non ci sono diritti umani che tengano e pur di non fermare una manifestazione di sana competizione agonistica non si bada a nulla sin dalla già sciagurata decisione di assegnarne l’organizzazione alla Cina fiore all’occhiello della democrazia contemporanea. Terra di grandi affari tra le industrie italiane e mondiali e il governo cinese, dove si lavora per 20 ore al giorno per 5 euro e si muore solo per aver scritto. La moralità nel mondo dello sport mondiale equivale al doping, quindi bisogna combatterla.

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